Vuoi saperne di più sulla detrazione per l’impianto d’allarme? In questo articolo ci soffermiamo su alcuni punti importanti da approfondire in merito alle detrazioni fiscali per l’antifurto in casa, da installare nel 2023.
Nelle detrazioni antifurto casa ovvero bonus fiscale antifurto per il 2023 per le ristrutturazioni edilizie, rientrano anche le agevolazioni fiscali per antifurto. Ossia per coloro che acquistano impianti di allarme per la propria casa o abitazione o ufficio o negozio.
Come ottenere la detrazione fiscale del 50%? Con la fattura parlante prodotta da noi di SicurezzaPoint. Quello che devi fare tu è solo scegliere il Bonifico come tipologia di pagamento e poi noi ti invieremo la fattura, dove troverai gli estremi per effettuare il pagamento corretto.
Quali sono le novità introdotte con il decreto leggo numero 83 del 22/6/2012 sugli sconti fiscali del 50 per cento? Ora è possibile anche portare in detrazione fino al 50% il tuo impianto per la sicurezza..
Questa norma è più ampia rispetto al 36% presente nel 2011. C’è tempo fino al 30 giugno 2023 (aggiornamento al 31 dicembre 2022) per godere di questa agevolazione fiscale che però non terminerà dopo tale data ma tornerà al 36%.
Il decreto Letta numero 83 pubblicato in G.U.del 6 giugno 2013 aveva prorogato il bonus fiscale fino al 31 dicembre 2013, poi un nuovo aggiornamento tributario con la legge di stabilità (numero 147 del 27 dicembre 2013) ha prorogato per tutto il 2014. Un nuovo aggiornamento è intervenuto per le detrazioni per antifurto prorogate anche per tutto il 2015. Di anno in anno. Fino al 2023.
Cosa diventa quindi detraibile?
Sono in pratica detraibili tutte le spese per allarmi che sono state sostenute, comprese quelle relative alle installazioni, oppure per perizie sopralluoghi per la progettazione dello stesso per gli oneri di urbanizzazione, fino a un massimo di 96 mila euro totale di sconto fiscale ottenibile.
Questa norma presente nell’ordinamento italiano da il via libera all’ acquisto di impianti di sicurezza, antifurto, impianti di video sorveglianza. Ai quali si possono aggiungere anche le porte blindate, le casseforti a muro e ovviamente tutti gli accessori come i sensori per antifurto, oppure i rilevatori di apertura posti sui serramenti, le tapparelle, grate e cancelli.
Da sottolineare come tale detrazione per gli impianti di allarme sia esclusa esplicitamente in caso di contratti stipulati con aziende specializzate nella sorveglianza (esempio Metronotte).
Chi può usufruire del bonus fiscale?
- Il proprietario;
- il locatore;
- il nudo proprietario;
- il familiare del detentore dell’immobile.
Rientrano anche i soci di coop, cooperative, società semplici, imprenditori individuali per gli immobili. Ovviamente tali beni acquistati non devono essere rientranti fra beni strumentali o merce, altrimenti si deve provvedere a emettere fattura fiscale.
In questo caso la detrazione antifurto sarà sottratta dalle aziende come costi o come beni da ammortizzare.
Come detrarre le spese per antifurto?
Per ottenere la detrazione devi effettuare un bonifico parlante a noi di Sicurezzapoint, ovvero deve indicare nella causale del versamento sia il codice fiscale del soggetto che paga, sia il codice fiscale o numero di partita Iva di chi beneficia dello stesso.
Vanno indicati nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile. Si devono conservare ed esibire tutti i documenti relativi ai lavori.
Sui lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati su fabbricati a prevalente destinazione di tipo abitazione privata, è prevista l’applicazione dell’IVA ridotta al 10%.
Il pagamento alla società che ti vende l’antifurto, in questo caso potremmo essere noi – e quindi della ditta che esegue l’installazione -, va fatto obbligatoriamente via bonifico, in cui è appunto rintracciabile il codice fiscale di chi beneficia delle detrazioni. Deve essere poi riportata la partita IVA di chi riceve il pagamento, quindi sempre noi, se decidi di affidarti a SicurezzaPoint.
In seguito è importante sapere che nella dichiarazione dei redditi andranno indicati i dati catastali identificativi dell’immobile dove verrà installato l’impianto di allarme e andrà specificato se i lavori sono effettuati da chi detiene l’immobile, senza però esserne proprietario.
Inoltre, andranno specificati gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo dell’agevolazione.
È obbligatorio possedere i seguenti dati per poterli esibire, qualora vengano richiesti alla società che ha l’incarico di sostituire l’impianto di allarme:
- domanda di accatastamento, solo nel caso in cui l’immobile non fosse censito;
- ricevuta di pagamento IMU e/o TASI.
Non è necessario comunicare all’ASL la presenza di un cantiere, a meno che non sia previsto per questioni di sicurezza o siano relativa alla notifica preliminare.
C’è da sapere inoltre che i sistemi di allarme godono dell’IVA agevolata al 10%, non su tutta la spesa, ma su una parte di essa relativa alla differenza tra il costo totale e le spese per il bene significativo.
Esempio: costo totale dell’allarme: 4.000 euro. Costo dei beni significativi (sensori, centralina, videocamere ecc) 2.500 euro.
È possibile godere dell’IVA solo sulla differenza tra le spese totali e i costi beni significativi, quindi IVA online sugli e-commerce, oppure sull’installazione di impianti di allarme.
Tale rimborso fiscale opera sotto forma di bonus fiscale, da quanto è dovuto fiscalmente sull’IRPEF in base alle spese sostenute, sia quando si tratti di interventi di ristrutturazione delle abitazioni che siano proprie o semplicemente in affitto e anche nel caso delle parti comuni negli edifici residenziali.
Lo sconto fiscale viene ripartito in dieci quote o rate annuali di importo costante e di pari cifra, sia lo stesso anno di conseguimento della spesa sia negli anni successivi.
Come inserire spese antifurto nel 730?
Devi inserire le spese per l’installazione di un impianto di antifurto nel 730?
La detrazione per l’impianto di allarme prevista dal bonus sicurezza rientra tra quelle di ristrutturazione e va inserita nella sezione III A: spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per misure antisismiche e bonus verde.
Domande comuni sulla detrazione antifurto 2023
Quali sono le spese sottoposte ad agevolazione fiscale secondo l’Agenzia delle Entrate?
Qualora si trattino di singole unità abitative: sia l’allarme che il sistema antifurto;
Sulle parti in condominio: sia l’allarme anche l’eventuale sostituzione di componenti dell’impianto vecchio.
Chi può usufruire delle Detrazioni per l’allarme 2023?
Tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF. In particolare, l’agevolazione spetta ai proprietari, ai titolari di un diritto reale di godimento e agli inquilini di un immobile.
Quali spese rientrano nelle agevolazioni fiscali antifurto?
- Spese per la progettazione e per le altre prestazioni professionali connesse allarme casa;
- Spese per l’acquisto dei materiali impianto di allarme;
- Compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
- Imposta sul Valore Aggiunto (IVA).
Scopri tutti i nostri prodotti per la sicurezza della tua casa sul nostro sito
Salve, per poter usufruire della detrazione è obbligatorio per chi mi ha installato l’allarme la dichiarazione di conformità?
Il bonifico deve essere quello specifico per le ristrutturazioni edilizie (pur essendo installato in una casa di nuova costruzione)? Oppure è sufficiente un bonifico normale mettendo nella causale codice fiscale, partita IVA , data e n. fattura?
La ringrazio in anticipo
La ringrazio per la domanda, la dichiarazione di conformità del prodotto è sempre riportata in fondo ai manuali, come nel caso dei prodotti che vendiamo noi, oppure la richieda a chi le ha fornito il prodotto. Per quanto riguarda l’impianto in se si parla di lavoro svolto a regola d’arte, l’installatore abilitato ad installare antifurti senza fili puo rilasciare quella, qualora si tratti di sistemi piu complessi che interessano anche le condutture elettriche allora è necessaria la conformità. La detrazione per spese per sicurezza spetta per chiunque anche senza ristrutturazione, il bonifico deve essere “parlante” ovvero riportare i dati di chi lo fa e di chi lo riceve, noi lo anticipiamo per email subito dopo l’acquisto grazie a FattureinCloud.it
Grazie per la domanda.
Non è obbligatoria la dichiarazione di conformità per accedere alla detrazione fiscale per allarmi, le basta la copia del bonifico.
Salve,
mi scusi, ma l’aspetto su cui riscontro la maggiore incertezza in giro è la questione del bonifico.
Se ho capito bene, la detrazione, non essendo subordinata ad una ristrutturazione, nel caso di nuova costruzione, ad esempio, non deve e non puo’ essere perseguita tramite i bonifici dedicati alle detrazioni fiscali, ma un normale bonifico in cui nella causale andro’ a scrivere gli estremi della fattura e la partita IVA del rivenditore?
Grazie
Scelga nella tipologia di bonifico quella della Detrazione Fiscale, la detrazione delle spese per sicurezza rientra nella legge delle detrazioni fiscali, e lei ne ha diritto a prescindere dalla condizione in cui si trova rispetto all edificio sia lei in affitto locazione gratuita o altro, ed anche se non sta effettuando una ristrutturazione.
Salve io che non ho ancora l’abitabilita ne la residenza, perche sto finendo casa ed e’ nuova, se prendo l’allarme io personalmente posso avere la detrazione del 50%? Grazie
Si certo la detrazione fiscale per antifurto o allarme spetta sempre a prescindere dal titolo nei riguardi dell’immobile.
Si certamente la detrazione per antifurto è sempre possibile in misura del 50% se poi ha attiva una pratica sull’edificio puo avere l’iva agevolata al 10% sempre sulla detrazione fiscale del 2016 2017 per antifurto casa.
Buongiorno. Ho una semplice domanda: io sto terminando di costruire casa ed una volta terminata vorrei installare un impianto di allarme. Posso ottenere le detrazioni effettuando il lavoro solo successivamente all’accatastamento? Oppure posso già iniziare e richiedere l’accatastamento entro fine anno? Grazie in anticipo per la vostra risposta
Si la detrazione fiscale per antifurto spetta sempre, le basta conservare copia della fattura di acquisto e contabile del bonifico da allegare in sede di dichiarazione fiscale.
Buonasera, mi hanno sostituito la centralina del vecchio impianto con una nuova e dato un nuovo telecomando. Posso usufruire dell’iva al 10% e della detrazione del 50%?
Grazie
Le detrazioni fiscali del 2016 sono state interamente rinnovate nel 2017.
Anche per il 2019 c’è stato il rinnovo delle detrazioni fiscali.
Anche per il 2020 è stata confermata la detrazione fiscale per antifurto.
Detrazione fiscale allarme del 50% confermato anche per il 2021.